Pitti Uomo accoglie in questo 2012 gli addetti ai lavori e i visitatori nella Fortezza da Basso con una vetrina dove campeggia la maglietta ‘Don’t spread panic’ (Non diffondere il panico) realizzata dalla fashion designer Aida Barni per la griffe Annapurna. E questo è diventato il leit motiv dell’ottantaduesima edizione della kermesse fiorentina, che si propone di risollevare le sorti del Belpaese promuovendo in grande stile il meglio del made in Italy che, oggi come sempre, rappresenta un gusto e un modo di vestire amato in tutto il mondo.
A ridare fiato agli oltre 1.059 brand presenti all’appuntamento estivo di Pitti Uomo sono soprattutto i compratori stranieri, rappresentati in gran parte da Hong Kong (+42.6%), Cina (+72.5%), Giappone (+23.7%) e Usa (+21.3%). Per Europa, con Francia (+7.3%) e Germania (+5.1%), ma più di tutto con la Russia, che con il suo +15.3% conferma che il futuro del made in Italy è nelle mani dei cosiddetti Paesi emergenti della Top 15.
La mostra-evento alla Stazione Leopolda per festeggiare i 30 anni di storia e sperimentazione tessile di Stone Island; la presentazione della prima linea di calzature da uomo di Giuseppe Zanotti, Giuseppe Homme; il lancio della collezione di scarpe premium for him di Cesare Paciotti; la premiazione del concorso dedicato ai nuovi talenti ‘Who is On Next?’; e la sfilata al Velodromo delle Cascine del giovane stilista francese Guillaume Henry di Carven: tutto questo dimostra che il settore della moda è vitale e pronto a confrontarsi e a rinnovarsi per rimanere tale.