Le organizzazioni di rappresentanza dei datori di lavoro e dei lavoratori del mondo agricolo, quindi Confagricoltura, Coldiretti, Cia, Fedagri-Confcooperative, Legacoop-Agroalimentare e Agci-Agrital insieme a Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil, hanno sottoscritto un avviso comune in materia di lavoro e previdenza, che è stato inviato al presidente del Consiglio Monti e ai ministri del Lavoro Fornero, delle Politiche agricole Catania e dello Sviluppo economico Passera. Le parti firmatarie dell’avviso comune rappresentano un settore che conta 217 mila imprese e circa 1 milione e 100 mila occupati.
L’intesa contiene importanti proposte in materia di semplificazione amministrativa e indicazioni per ridurre la pressione fiscale e contributiva sul lavoro, soprattutto per chi opera in zone che attualmente non usufruiscono di alcun tipo di agevolazione. In particolare il mondo agricolo congiuntamente chiede una legislazione di sostegno della bilateralità e di riduzione del cuneo fiscale anche per le aziende che rinnovano di anno in anno i contratti di lavoro a tempo determinato. Si ritengono utili sgravi dei contributi antinfortunistici per le aziende “virtuose” e un credito d’imposta per le giornate di lavoro aggiuntivo dichiarate rispetto all’anno precedente, insieme ad una riforma dei crediti di erogazione delle prestazioni temporanee e una razionalizzazione e semplificazione degli adempimenti burocratici per il datore di lavoro.
Insieme all’estensione della possibilità di accedere agli ammortizzatori sociali, l’intesa sollecita una semplificazione delle procedure amministrative per l’autorizzazione al lavoro dei lavoratori extracomunitari e, in più generale, delle procedure di instaurazione e gestione dei rapporti di lavoro.
Importanti anche le proposte finalizzate a proseguire l’azione di contrasto al lavoro sommerso, irregolare e fittizio, nonché a definire interventi mirati a salvaguardare i livelli occupazionali e a favorire una migliore occupazione nel settore agricolo.