È la concorrenza sleale il pericolo maggiore per il tessuto produttivo di Murano: secondo una ricerca condotta dalla Camera di Commercio di Venezia, l’80% dei vetri venduti nei negozi del centro storico sono prodotti fuori dall’isola veneziana che vantano in etichetta. Ecco perché Regione, CCIAA e Promovetro hanno ideato un nuovo marchio di tracciabilità che sostituisca il precedente che, benché dotato di sistemi di anticontraffazione, non forniva informazioni sull’oggetto in vetro e sull’azienda che lo aveva realizzato. Vetro Artistico® Murano è stato presentato nella sede della Giunta regionale a palazzo Balbi presenti l’Assessore regionale allo sviluppo economico, Roberto Marcato, il presidente di Promovetro, Luciano Gambaro, e il segretario generale della Camera di Commercio di Venezia Rovigo Delta Lagunare, Roberto Crosta.
Il nuovo contrassegno è realizzato sia nel formato rettangolare, sia in quello definito ‘a cavallotto’; può essere su base bianca oppure trasparente; il logo, a seconda delle specifiche necessità, è stampato in rosso o in blu. Quel che più conta è che, grazie alle più moderne tecnologie, all’acquirente basterà uno smartphone o un tablet per venire a conoscenza dell’intera storia del prodotto, dalla produzione alla sua assoluta originalità, dal valore del processo creativo alla sua assoluta unicità.

Una rivoluzione tecnologica per un prodotto millenario
«Il vetro di Murano – ha spiegato l’assessore Marcato – è un’eccellenza non replicabile che l’inondazione di paccottiglia vetrosa mette seriamente a rischio. Il marchio, oltre ad essere una garanzia per chi produce, va incontro anche all’esigenza di tutelare il consumatore. In questa lotta senza tregua alle contraffazioni e alla concorrenza sleale, la tecnologia ci offre nuovi strumenti di cui servirci. Occorre fare sinergia per dare prospettive al vetro di Murano in cui sono attive oggi 263 imprese, ma che ha fatto registrare la perdita di molte altre».
«Si tratta di una rivoluzione per il vetro di Murano – ha affermato il presidente di Promovetro Gambaro – che mette la tecnologia al servizio di una storia millenaria. Uno strumento innovativo a tutela di un territorio e della sua tradizione. Un’iniziativa a tutela del cliente e dell’originalità dei manufatti in vetro di Murano. Questo per noi non è punto di arrivo, ma di partenza, e le istituzioni devono essere al nostro fianco per dare forza e futuro al vetro di Murano che è patrimonio di tutti». «La vigilanza a tutela di un marchio rientra nella missione istituzionale della Camera di Commercio – ha sottolineato il segretario generale Crosta – e rientra nel più generale obiettivo di conservazione delle imprese sul territorio. Questo vale anche per il vetro di Murano, nonostante le criticità che sta incontrando».