Dal 1 gennaio 2015 è entrato in vigore l’obbligo di esporre l’etichetta energetica anche nelle vendite online di televisori, frigoriferi, forni, aspirapolvere e tutti gli altri prodotti che ne sono provvisti nei negozi fisici. Così, anche in internet i consumatori potranno più agevolmente comprendere quali siano i prodotti più efficienti.

Ma in questi mesi l’organizzazione Ecommerce Europe, che rappresenta più di 25.000 negozi online, ha rilevato che la maggioranza dei suoi membri non ha potuto prendere ancora le misure necessarie a rendere i loro siti compatibili con la nuova normativa. I negozi online da sempre hanno l’obbligo di riportare parte delle informazioni contenute in etichetta, ma fino ad ora non avevano l’obbligo di esporre l’etichetta con le categorie A-G differenziate per colore. L’obbligo riguarda esclusivamente i prodotti messi in vendita per la prima volta dopo il 1 gennaio 2015; i prodotti già presenti nei negozi il 31 dicembre, quindi, saranno esentati da questo obbligo e ricadranno nelle attuale normativa che obbliga alla pubblicazione di informazioni di base che variano da prodotto a prodotto (ma per tutti almeno la classe energetica).

Obbligo di etichette energetiche anche per l’online

In Italia la campagna Marketwatch (www.market-watch.it) ha visitato nel corso del 2013/14 dieci negozi online e un anno fa erano pochissimi i negozi che fornivano corrette informazioni al cittadino sulle performance di efficienza dei prodotti, sul rumore, sul consumo d’acqua.

«Le etichette energetiche – spiega invece il coordinatore del progetto Market-Watch per l’Italia, Davide Sabbadin – sono molto apprezzate dai consumatori che le vedono come uno strumento per evitare prodotti succhia-energia che gonfiano le bollette  Circa il 10% del potenziale di risparmio energetico garantito dalle normative europee sull’efficienza va perso per la loro mancata o scorretta applicazione. Complessivamente parliamo del 4% del risparmio che vogliamo ottenere con il pacchetto europeo sul clima al 2030». Secondo Francesco Luongo, vicepresidente di Mdc, i negozi online dovrebbero dare «la possibilità di filtrare le ricerche dei prodotti anche in base alla loro efficienza energetica. Ci aspetteremmo che proprio i più grandi e strutturati negozi online come Amazon ed Ebay, che vendono a milioni di persone, fossero i primi a rendere disponibili questi servizi».