Il Governo francese da tempo sta discutendo tra varie ipotesi di etichettatura dei prodotti alimentari per aiutare i consumatori nelle scelte quotidiane, visto che l’82% dei francesi dichiara di non comprendere pienamente il significato di quelle attualmente in uso. L’attuale orientamento sembra indicare una scala a cinque colori che potrebbe diventare in Franzia l’unico sistema che le imprese alimentari potranno adottare volontariamente. La rivista dei consumatori francese ‘Que Choisir’ ha già verificato il sistema a cinque colori e, anche se per il momento i risultati del proprio sondaggio sono visibili esclusivamente agli abbonati del sito web, questa etichetta nutrizionale sembrerebbe in grado di indicare in modo facilmente riconoscibile il contenuto di calorie, zuccheri, grassi saturi e sale riferiti a 100 grammi di prodotto.

Il metodo si ispira al modello  britannico a tre colori, definito “a semaforo”, contestato da molti Paesi, Italia in testa. Risulta però che l’industria alimentare francese contesti anche il sistema a cinque colori, sostenendo che l’equilibrio alimentare di una persona non può essere ridotto a un colore. E propone in alternativa un sistema, ispirato alla proposta presentata più di un anno fa da Carrefour,  che utilizza frecce di quattro colori, per indicare la frequenza con cui un prodotto deve essere consumato, all’interno di una dieta equilibrata: tre volte al giorno, due, una, occasionalmente.