La Coldiretti ha commentato positivamente il sequestro di 2300 prosciutti Dop (Parma, San Daniele e Modena) da parte dei Nas di Cremona in una quarantina di stabilimenti di stagionatura emiliani e friulani perché provenienti da maiali nutriti con rifiuti speciali, cioè scarti dell’industria alimentare che dovevano essere smaltiti negli impianti di biogas.
«Gli ottimi risultati dell’attività di controllo – sottolinea la Coldiretti – confermano la necessità di tenere alta la guardia contro le frodi a tavola, che mettono a rischio la salute dei cittadini e fanno concorrenza sleale alle imprese che sono impegnate nel mantenere alti standard di qualità. Un pericolo che si amplifica in un momento di crisi in cui da una parte aumenta il rischio che per risparmiare vengano utilizzati prodotti o processi produttivi pericolosi e dall’altra cresce il numero di coloro che sono costretti ad acquistare prodotti alimentari a basso prezzo».
La credibilità conquistata dai produttori italiani nel garantire la qualità delle produzioni è un patrimonio da difendere ed in questa direzione va l’iniziativa svoltasi a Roma dal titolo “L’Italia che piace nell’estate 2012: il turismo ambientale ed enogastronomico” e che ha presentato la prima classifica delle regioni più virtuose sulla base del censimento delle tipicità salvate dall’estinzione. Ed il Veneto si è comportato benissimo, classificandosi subito dopo la Toscana e il Lazio. Gli agricoltori veneti, infatti, non solo producono e trasformano prodotti di ottima qualità, Dop, Docg, Igp, Igt, ma recuperano anche 370 specialità che rischiavano il dimenticatoio se non la vera e propria estinzione. Solo un esempio: il mais di Marano che da la polenta più imitata nel mondo.