Si chiude questa settimana, nella prestigiosa cornice di Palazzo Ruspoli a Roma,  la prima esposizione dedicata al prestigio e alla tutela del Made in Italy “Il Falso non ha senso”. L’evento è stato organizzato dal Ministero dello Sviluppo Economico e da Unioncamere con la partecipazione dell’Agenzia delle Dogane, Guardia di Finanza, Istituto Poligrafico Zecca dello Stato e Cattid – Università Sapienza di Roma. Fashion, luxury, design, prodotti per l’infanzia, oltre all’agroalimentare le categorie merceologiche coinvolte.

Nell’occasione abbiamo avvicinato Giustina Destro già sindaco di Padova e oggi parlamentare nelle fila del Pdl.

Esprimo apprezzamento per le iniziative del Governo contro la contraffazione e le frodi. Ed un plauso particolare va alla mostra “Il falso non ha senso” che, insieme alla legge sull’etichettatura trasparente voluta dal Ministro Galan, rappresenta iniziative e provvedimenti importanti che vanno nella direzione giusta. L’originalità dei prodotti va salvaguardata perché soltanto così si rafforza la lotta alla falsificazione, alla pirateria, all’imbroglio. Inoltre per quanto riguarda gli alimenti si tratta di prevenire e tutelare i consumatori per i danni possibili alla salute.

Però la Commissione Europea ha chiesto chiarimenti al nostro Paese temendo che, ad esempio dietro questa nuova etichettatura dei prodotti alimentari si nasconda, una volontà ‘protezionista’. Questa legge è un pericolo o una risorsa?

Il Governo italiano si è attivato in questa difficile lotta, ma anche l’Europa deve lavorare di più e meglio per dare garanzie e tutele ai nostri produttori e consumatori. La contraffazione nel nostro sistema nazionale incide per circa 18 miliardi l’anno e sottrae al fisco circa 5 miliardi di euro pregiudicando l’opportunità di oltre un centinaio di migliaia di posti di lavoro. La Commissione d’inchiesta parlamentare, della quale faccio parte, sta lavorando per l’ammodernamento della normativa e per un contrasto a tutto campo della contraffazione e delle frodi.