Il “Fashion Graduate Italia 2018” è l’evento organizzato annualmente dalle scuole della Piattaforma Sistema Formativo Moda della Lombardia e prevede quattro giorni ricchi di sfilate, talk, allestimenti e workshop per analizzare e dibattere le tendenze di un settore cruciale per il tessuto produttivo sia locale che nazionale.
«È un evento che rispecchia la volontà di collaborazione tra formazione, imprese e istituzioni – ha sottolineato l’Assessora al turismo, marketing territoriale e moda della Regione Lombardia, Lara Magoni L’obiettivo è far sì che da un lato i nostri giovani possano accedere al mondo del lavoro, dall’altro, permettere alle aziende di attingere alle eccellenze del futuro nel campo della moda. Oggi costruiamo l’avvenire del settore esaltando la creatività dei nostri designer». Fashion Graduate coinvolge tutta la filiera produttiva: dalla progettazione e styling grazie ai tanti workshop in programma, sino alla presentazione del prodotto finito grazie a sfilate organizzate da istituti italiani d’eccellenza nell’ambito del fashion.

L’incrocio tra tradizione e innovazione apre le porte all’export della moda Made in Italy

Sono i dati relativi all’export a confermare l’interesse e l’apprezzamento dei Paesi stranieri verso il Made in Italy: per il settore tessile, moda e accessorio l’Italia nel 2017 è stata il secondo Paese esportatore mondiale, preceduta solo dalla Cina, oltrepassando i 61 miliardi, con un aumento di +5,2% rispetto all’anno precedente.
Un settore trainante anche per Regione Lombardia – ha aggiunto Lara Magoni – visto che genera un giro d’affari di oltre 35 miliardi di euro e conta 34 mila imprese attive e 91 mila addetti. E non solo: in Italia sono ben 90 i miliardi generati dal comparto, visto che la moda contribuisce per il 4% al PIL della nostra nazione. Sono davvero fiera di poter dire che ancora una volta la Lombardia è all’avanguardia a livello nazionale, con la presentazione di progetti che valorizzano il mix tra ‘saper fare’ tradizionale, tipico del Made in Italy, e propensione all’innovazione, un rapporto virtuoso che potenzia la capacità competitiva delle imprese».