Si apre un nuovo capitolo nella vicenda delle contestate determinazioni del Consorzio della Valpolicella sulle modifiche al disciplinare di produzione di Amarone, Recioto, Valpolicella, Valpolicella Ripasso apportate lo scorso maggio e pubblicate nel Bur del 25 ottobre 2013. Come abbiamo scritto allora, in particolare si apre anche ai terreni in pianura la possibilità di produrre il classico vino collinare. Una modifica fortemente contestata dall’Associazione Famiglie dell’Amarone che vi vede una espansione produttiva a discapito della qualità del più pregiato vino dell’area veronese.
Proprio sulla base delle contestazioni mosse delle Famiglie la Regione Veneto ha deciso di promuovere una consultazione tra l’associazione e il Consorzio per la tutela vini della Valpolicella. Lo hanno annunciato, in una nota, le stesse Famiglie storiche nel precisare che “è quanto espresso in una lettera inviata pochi giorni fa alle Famiglie dell’Amarone dall’assessorato all’Agricoltura della Regione”. La data sarà definita “non appena la Regione avrà a disposizione le contro memorie del Consorzio”.
«La vicenda è quindi tutt’altro che conclusa – ha detto la presidente delle Famiglie dell’Amarone, Marilisa Allegrini nell’esprimere – soddisfazione per la decisione della Regione, che ha accolto la nostra richiesta di contraddittorio per approfondire questioni fondamentali per futuro del nostro prodotto più pregiato. Ora – ha aggiunto Allegrini – speriamo che prevalga il buon senso e che si riapra il dialogo tra le parti: ci sono scelte oggettive da fare in primo luogo in termini di zonazione e vanno fatte con tutti gli attori del territorio».