Coldiretti si è congratulata con i Ros per l’operazione condotta contro la potente cosca della ‘ndrangheta dei Piromalli, che ha portato a 33 provvedimenti di fermo emessi dalla Procura distrettuale antimafia di Reggio Calabria, con l’accusa di infiltrazione nel mercato ortofrutticolo di Milano e nella rete di distribuzione di prodotti oleari negli Usa facente capo ad un imprenditore italoamericano organico alla cosca. “La malavita – commenta Coldiretti – si appropria di vasti comparti dell’agroalimentare e dei guadagni che ne derivano, distruggendo la concorrenza e il libero mercato legale e soffocando l’imprenditoria onesta”.

Il business della criminalità organizzata nell’agroalimentare vale 16 miliardi all’anno

Le distorsioni e speculazioni dovute alle infiltrazioni della malavita nelle attività di intermediazione, dai mercati ortofrutticoli ai trasporti, sono una delle cause della lievitazione dei prezzi di frutta e verdura nella filiera che va dal produttore al consumatore. “Gli interessi criminali – sottolinea Coldiretti – sono rivolti anche alle forme di investimento nelle catene commerciali della grande distribuzione, nella ristorazione e nelle aree agro-turistiche, nella gestione dei circuiti illegali delle esportazioni di prodotti agroalimentari sottratti alle indicazioni sull’origine e sulla tracciabilità non curandosi delle gravi conseguenze per la catena agroalimentare, per l’ambiente e la salute”.

Un Osservatorio permanente di Coldiretti

Proprio per alzare il livello di attenzione contro le “agromafie”, Coldiretti ha costituito l’Osservatorio sulla criminalità in agricoltura, presieduto dal presidente Roberto Moncalvo e con Giancarlo Caselli alla guida del comitato scientifico. Annualmente l’Osservatorio, con l’Eurispes, presenta un dettagliato Rapporto Agromafie.