”Una manovra dannosa, confusa, priva di misure essenziali per la crescita del sistema economico del nostro Paese”. Così il presidente della Cia-Confederazione italiana agricoltori, Giuseppe Politi, etichetta i provvedimenti annunciati dal governo.

”Siamo in presenza ancora una volta – afferma Politi – di tagli indiscriminati e interventi penalizzanti. Per le imprese non vi sono misure adeguate per rilanciare sviluppo e competitività. Un discorso che vale soprattutto per l’agricoltura che, nonostante la sua grande vitalità, è alle prese con una situazione estremamente difficile, con costi in continuo aumento e una burocrazia veramente asfissiante”. ”Eppure – ricorda il presidente della Cia – le forze sociali nelle scorse settimane avevano lanciato un importante messaggio al governo. Nel documento unitario presentato si affermava: ”la solidità dei conti pubblici va accompagnata e rafforzata con misure per la crescita dell’economia. La risposta non è arrivata e ci troviamo davanti a una manovra priva nella maniera più assoluta di un serio programma per rilanciare la crescita”.

”Appare grave e assurda – rimarca Politi – la ventilata abolizione delle agevolazioni per le cooperative. Una misura che, se approvata, potrà avere conseguenze pesanti per l’intero settore, soprattutto in campo agricolo, dove operano migliaia di imprese cooperative”.

”E’ inoltre indispensabile – continua il presidente confederale – che il governo tenga conto del documento unitario del mondo agricolo (Cia, Confagricoltura, Coldiretti e Copagri), nel quale si chiede l’apertura di uno specifico Tavolo per l’agricoltura, in particolare per attuare politiche incisive volte alla promozione e alla difesa del ”made in Italy’ di qualità, come leva competitiva del paese in grado di valorizzare il lavoro, il capitale e il territorio italiano”.

”Per questa ragione auspichiamo – aggiunge Politi – un forte e concreto impegno a livello parlamentare affinché il testo definitivo della manovra accolga tutti gli emendamenti migliorativi che verranno presentati, in particolare quelli pensati per lo sviluppo del Paese. Una manovra che si limita a misure tampone e a tagli indiscriminati delle risorse non può incontrare il nostro consenso”.