Per ora è una sperimentazione che ci arriva direttamente da Londra: è l’etichetta lampeggiante. Non uno strumento per migliorare la comunicazione tra il prodotto e il consumatore, ma certamente un modo furbo per attirare l’ attenzione dell’acquirente. Si comincia dalla birra. Come riferisce il sito EETimes, la PragmatIC Printing Ltd ha lavorato in partnership con Innovia Films Ltd: dal connubio tra i pionieri inglesi di elettronica stampata e il produttore specializzato in film di polipropilene orientato biassialmente (BOPP) ne è uscita una etichetta a LED che viene attivata quando qualcuno prende in mano la bottiglia e produce una sequenza di luci lampeggianti.

Per il CEO di PragmatIC Printing Ltd, Scott White: “La nostra collaborazione con Innovia Films ha dimostrato che la stampa elettronica può essere integrata con successo su etichette e film per imballaggio. Ed ora puntiamo al progresso di questi concetti per la produzione etichette da destinare alla distribuzione commerciale”. Il progetto infatti è ben più ampio di una bottiglia di birra, e guarda alla stampa di prodotti per i grandi imballaggi e la movimentazione di grandi quantitativi di merci. Già sarebbero pronti dei prototipi di una gamma di etichette di sicurezza elettroniche: una sequenza di luci o di un logo verrebbero innescate dall’interazione di un soggetto abilitato. Non sarebbe nemmeno necessaria una alimentazione autonoma in quanto l’energia necessaria potrebbe essere trasmessa in modalità wireless da un RFID standard o da un lettore NFC.