È stato approvato dal Consiglio dei Ministri il disegno di legge proposto dal Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Nunzia De Girolamo, con il quale si dà “delega al Governo per l’orientamento e la modernizzazione nei settori dell’agricoltura, dell’agroalimentare, della pesca e dell’acquacoltura e delle foreste nonche’ per il riordino della relativa disciplina”.
«Il settore agricolo ed agroalimentare – ha commentato Nunzia De Girolamo – è centrale per la vita economica del nostro Paese e con questa legge avremo gli strumenti per favorirne la crescita e lo sviluppo. Il comparto ha bisogno di modernizzazione e razionalizzazione e la nostra risposta deve essere tempestiva ed efficace. Siamo il primo ministero a presentare un provvedimento di questa portata, perché fondamentali sono gli ambiti di competenza, visto che il sistema agroalimentare da solo vale il 17% del Pil italiano. Da quando la norma sarà in vigore avremo due anni di tempo per adottare i decreti: il mio impegno sarà in assoluto per far sì che questo settore possa finalmente esprimere tutto il suo potenziale».
Il disegno di legge delega che il Consiglio dei Ministri ha varato in sede di esame preliminare è un provvedimento che ha il merito di rimettere al centro il settore agroalimentare, dando così la possibilità a tutti i soggetti coinvolti di operare per la sua modernizzazione e razionalizzazione.

Innovazione agricola: il percorso parlamentare per il varo
Il testo varato dal Consiglio dei Ministri va ora all’esame della Conferenza Unificata per il varo definitivo del disegno di legge che approda in Parlamento. Le Camere avranno quindi la possibilità di lavorare sul testo proposto dal Governo per dare corpo e sostanza alla delega che il Governo successivamente sarà chiamato ad attuare, fissandone criteri e principi direttivi. Il Parlamento è e resta sovrano, il Governo ha predisposto una proposta di delega imposta dalle esigenze sempre più pressanti del settore. La strada prescelta, un disegno di legge riguardante specificamente l’agricoltura, l’agroalimentare, la pesca, l’acquacoltura e le foreste, consentira’ l’esame dello stesso da parte delle competenti commissioni di Camera e Senato. E’ previsto tra l’altro dallo stesso testo in questione di avvalersi della concertazione con tutte le organizzazioni di rappresentanza agricola e della filiera agroalimentare. Tanto piu’ che il confronto con i sindacati in tema di occupazione e’ previsto non solo dalla legge, ma anche dal buon senso.

Innovazione agricola: la reazione dei sindacati
Frattanto però emerge già una prima polemica: «Le segreterie generali di Fai, Flai e Uila hanno scoperto con sorpresa in queste ore che il ministro delle politiche agricole Nunzia De Girolamo ha presentato al consiglio dei ministri un disegno di legge delega che, tra l’altro, contiene all’articolo 2 norme tese a favorire lo sviluppo dell’occupazione nel settore agricolo, al fine anche di incentivare l’emersione dell’economia irregolare e sommersa». Lo dichiarano in una nota congiunta i segretari generali di Fai, Flai e Uila.
«Pur considerando positivamente la decisione di merito svolta dal Ministro, sottolineiamo che tale scelta è stata presa senza nessun tipo di confronto con le organizzazioni sindacali che per altro sulla materia hanno numerose proposte da avanzare. Si ritiene, dunque – concludono i sindacati – che l’incontro già chiesto al ministro debba a questo punto avvenire in tempi molto ristretti, per evitare che su argomenti assolutamente delicati e che coinvolgono la vita di centinaia di migliaia di persone si possano innescare equivoci o malintesi».