I maggiori leader di aziende del lusso, tra gli altri Prada, Tod’s, Brunello Cucinelli, Rocco Forte Hotels, Maserati e Tiffany, a confronto per il “Milano Fashion Global Summit” dedicato al Lusso 4.0. L’incontro, svoltosi a Palazzo Lombardia, è organizzato da 15 anni da Class Editori in collaborazione con Camera Nazionale della Moda, insieme con Bank of America Merril Lynch e Accenture. Ed il Viceministro allo sviluppo economico, Ivan Scalfarotto, ha confermato che «ammontano a oltre 13 miliardi nel triennio i fondi per incentivare le imprese a investire nell’industria 4.0» facendo incontrare il mondo della moda con le moderne tecnologie.
I dati più significativi sui big del digitale, diffusi da Bank of America Merrill Lynch, indicano che la società che vende più articoli di abbigliamento e accessori è Amazon e in generale il web cambierà anche la geografia dei consumi, stante che entro il 2020 la Cina supererà gli Stati Uniti per quota di e-commerce. Per il gruppo Prada: «il lusso deve essere accessibile in termini di comunicazione – dice il ceo, Patrizio Bertelli – ma è importante che funzioni quella che definiamo la triplice alleanza, ovvero stile, ciclo produttivo e web. Occorre gestirle simultaneamente, non ci sono priorità».
Anche Diego Della Valle, patron del gruppo calzaturiero Tod’s ha avviato una profonda rivoluzione digitale sbarcando anche in Cina con la sua costola online ‘The Luxer’ su Alibaba: «Al di là dei grandi numeri è importante focalizzarsi sui giusti mezzi che il digitale offre. Per quanto ci riguarda velocizza le strategie e i processi. Ma serve anche a fare selezione a livello comunicativo. Stiamo facendo passi da gigante ma è il prodotto che poi deve passare».