Gli investitori e i distributori vinicoli potranno prevedere la qualità del vino prima ancora dell’imbottigliamento e potranno così acquistare il vino ‘sulla pianta’, ad un prezzo ovviamente più basso. I dati sui quali basarsi arrivano dallo spazio e sono elaborati in una app facilmente caricabili sul propri smartphone. L’app si chiama Saturnalia e si è aggiudicata il primo premio all’edizione 2016 dello Space App Camp, che si è svolto quest’anno presso il centro Esa-Esrin di Frascati, vicino Roma.
Il premio è giunto al suo quinto anno: l’App Camp offre l’accesso agli ultimi dati dallo spazio prodotti dai satelliti della serie Sentinel del programma europeo Copernicus. Gli sviluppatori di app sono chiamati a rendere tutte queste informazioni il più possibile accessibili ad un vasto pubblico, attraverso prodotti concretamente utili. L’app vincitrice, Saturnalia è stata sviluppata dal team composto da Daniele De Vecchi, Samuel Harrison, Ian Newson, Nick Read che hanno superato la concorrenza di più di 27 sviluppatori provenienti da sei diverse nazioni. Saturnalia permette agli utenti, attraverso un comune smartphone, di eseguire la scansione di una bottiglia di vino e visualizza quindi l’annata migliore per quel particolare tipo di vino basandosi sui dati di Sentinel-2, Sentinel-3 e sui dati meteorologici, fornendo informazioni sul terreno, sull’atmosfera e sul meteo. L’app raccomanda inoltre vini coltivati in condizioni simili.