I principali rappresentanti delle società di spedizioni globali, i trasportatori, i proprietari di marchi i cui prodotti sono oggetto di contraffazione, e le organizzazioni di settore in rappresentanza di entrambi i settori di attività, hanno sottoscritto a Bruxelles uno storico documento congiunto dal titolo “Dichiarazione di Intenti per la Prevenzione del Trasporto Marittimo di Merci Contraffatte”. I primi firmatari del documento comprendono le più importanti società di spedizioni e i trasportatori globali, insieme a dieci produttori leader di brand multinazionali, la Federazione Internazionale delle Associazioni di Trasporto (Fiata), il Piano di Azione per Fermare la Contraffazione e la Pirateria (Bascap) e il Commercial Crime Service (Ccs) della Camera di Commercio Internazionale (Cci).
Secondo l’Ufficio Onu sulle Droghe e il Crimine (Unodc), circa il 90% di tutto il commercio internazionale viene movimentato in tutto il mondo in più di 500 milioni di container su 89.000 navi. Pur rappresentando circa il 90% di tutto il commercio internazionale, l’Unodc afferma che il numero di container ispezionato per verificarne il contenuto è inferiore al 2%. Ciò costituisce un’eccezionale opportunità per le organizzazioni criminali per sfruttare questo canale critico della catena di produzione e trasportare enormi volumi di prodotti contraffatti che interessano praticamente tutti i settori manifatturieri. Secondo un recente rapporto Oecd/Euipo, 461 miliardi di dollari americani di merci contraffatte sono stati movimentati attraverso il commercio internazionale nel 2013, di cui il 10% viene trasportato via nave. La Dichiarazione prevede una politica a tolleranza zero sulla contraffazione, severi controlli della catena produttiva e altre azioni di “due diligence” per fermare la cooperazione commerciale con i soggetti sospettati di operare nelle attività di contraffazione.