«Più controlli contro l’abusivismo, soprattutto se mette a rischio l’incolumità dei nostri bambini». E’ quanto dichiara Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori (UNC), denunciando l’incremento degli ambulanti che vendono giocattoli non a norma.«Non è facile dire no a un bambino che piange perché vuole un giocattolo – afferma Dona – ma bisogna tener conto che un prodotto che costa pochi euro, imballato alla meno peggio e senza alcuna certificazione rappresenta un rischio per la salute. Sarebbe bene controllare che i giochi dei nostri bambini abbiano, oltre al marchio Ce, dei contrassegni volontari come ad esempio il bollino ‘Giocattoli sicuri’ rilasciato dall’IISG o il marchio IMQ per i prodotti elettrici. Inoltre – ricorda l’avvocato Dona – sull’imballaggio o sul giocattolo stesso devono essere indicati nome e indirizzo del fabbricante o del distributore e l’età per cui il gioco è stato concepito. Se si tratta di giochi non adatti a bambini con meno di 3 anni, deve essere segnalato, magari con il tradizionale ‘fantasmino’, vale a dire un simbolo costituito da un cerchio barrato con all’interno una testa di bimbo e la scritta ‘0-3’. E’ inoltre importante verificare che ci siano delle istruzioni anche in italiano che vanno sempre conservate anche dopo aver buttato gli imballaggi».«La contraffazione di giocattoli – conclude Massimiliano Dona – oltre a costituire un pericolo per i più piccoli danneggia le aziende italiane e alimenta il circuito illegale».