Nell’ambito della prossima, a Bari dal 10 al 18 settembre, anche i Nuclei Antifrodi Carabinieri parteciperanno a “Agrimed-Salone della promozione dell’agroalimentare” e interverranno  saranno al convegno organizzato da UNAPROL (Consorzio Olivicolo Italiano fondato nel 1966 da Coldiretti e Confagricoltura) proprio sull’azione antifrode. Lo ha annunciato il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Saverio Romano,  spiegando che i Nuclei Antifrodi Carabinieri saranno presenti nello spazio espositivo del Ministero ove  i visitatori potranno porgere domande e chiedere informazioni sul tema delle frodi alimentari e potranno documentarsi sulle attività del Comando Carabinieri Politiche Agricole e Alimentari.

Il rapporto di collaborazione tra i Nuclei Antifrodi Carabinieri e UNAPROL consentirà di intraprendere più efficacemente una comune azione nella lotta alle frodi alimentari in particolare nel settore dell’olio extravergine d’oliva, il prodotto di eccellenza del “Made in Italy” che va sempre più tutelato soprattutto dalle più  recenti condotte fraudolente che hanno visto introdurre nei cicli produttivi nazionali oli stranieri “deodorati” e/o di pessima qualità.

Proprio recentemente, il 2 agosto scorso nell’ambito dei controlli straordinari sulle importazioni dell’olio extravergine d’oliva disposti dal Ministero delle  Politiche Agricole Alimentari e Forestali, i NAC,  Nuclei Antifrodi Carabinieri,  hanno  individuato una frode commerciale posta in essere sul flusso di commercializzazione dell’olio extravergine d’ oliva che ha portato al sequestro di oltre 9000 litri olio proveniente dalla Spagna e dalla Grecia  risultato “deodorato” alle analisi di laboratorio.  La nuova normativa ha consentito di avviare in maniera mirata le indagini sulle tracce dell’olio deodorato che anche le principali associazioni di produttori italiane hanno più volte segnalato come nuova forma di minaccia per le produzioni nazionali che devono confrontarsi con competitors che pongono in commercio “olio extavergine d’oliva” a costi bassissimi, ma ben lontani da quello derivato dalla qualità delle cultivar nazionali.