Innovazione, ricerca e sviluppo per affrontare al meglio le sfide del moderno mercato globale del settore agroalimentare: è questa la sfida lanciata dal Gruppo Roullier, multinazionale francese che con oltre 3,2 miliardi di euro di fatturato e 8.000 dipendenti è leader nel mondo nel campo della nutrizione vegetale e animale. Lo scorso settembre è stata annunciata la creazione di una nuova holding, la “Groupe Roullier Zone Italie”, specificatamente dedicata al mercato italiano e guidata dal manager Pierluigi Sassi.
Il gruppo bretone è il primo beneficiario del nuovo programma di finanziamenti per l’agricoltura e la bioeconomia, da 1 miliardo di euro, lanciato dalla BEI e sostenuto dal piano Juncker, un programma rivolto alle cooperative e alle imprese di tutta Europa. Il prestito della BEI servirà a finanziare le attività di ricerca e sviluppo del Gruppo Roullier, condotte principalmente nel Centro Mondiale dell’Innovazione a Saint-Malo, il più grande centro di ricerche privato d’Europa dedicato alla nutrizione, e nel Centro di studi e ricerca applicata (CERA) di Dinard.

Nuovi accordi di partnership stanno interessando le più grandi realtà del nostro agroalimentare

La strategia del Gruppo Roullier, premiata dai finanziamenti ottenuti dall’Europa, porterà immediati benefici anche al nostro Paese dove la holding comprende i marchi Timac Agro (fertilizzanti), Timazootec (integratori per la zootecnia), Interaliment (food) e Fertimore (export), e dove conta oltre 300 dipendenti e due siti produttivi.
Ora sta siglando nuovi accordi di partenariato con i principali player del settore agroalimentare del nostro Paese: Bonifiche Ferraresi (BF), la più grande azienda agricola italiana per superficie utilizzata; la Cooperativa Produttori Bieticoli (Coprob), il più importante produttore del settore bieticolo saccarifero italiano; il Consorzio Casalasco del Pomodoro, il più grande produttore di pomodoro in Italia, presente sul mercato con i famosi marchi Pomì e De Rica; e in ultimo Agrisfera, una delle principali realtà cooperative del territorio di Ravenna che produce latte biologico per il gruppo Granlatte-Granarolo. Tutti accordi siglati nel segno della produttività, della qualità e del rispetto per l’ambiente.