«Finanziare la promozione in favore dell’export extracomunitario»: è questa per Riccardo Deserti, direttore del Consorzio Parmigiano Reggiano, la strada per il futuro del settore lattiero caseario in vista della fine del regime delle quote latte dettate dall’Europa. «Riteniamo – prosegue Deserti – si debba seguire una strada simile a quella già percorsa per il vino dove si sono aboliti gli strumenti del passato, cioè gli ammassi, gli stoccaggi, e l’istillazione».

Inoltre il Consorzio Parmigiano Reggiano sostiene l’importanza di mantenere un prodotto di qualità per tutta quella parte del latte europeo che può giocare una partita importante nei mercati internazionali. Un’altra proposta, aggiunge Deserti: «potrebbe  essere quella di identificare, a sopporto del riequilibrio della filiera latte, una parte specifica per i derivati del latte per poter conquistare nuovi spazi di mercato. Infine, ma non ultimo, bisogna riprendere in mano la partita dei contratti che c’era nel primo pacchetto latte, introducendo – conclude il direttore del Consorzio Parmigiano Reggiano – meccanismi di contratti di lunga durata, che assicurino una parte di reddito garantito almeno per avvicinarsi alla copertura dei costi di produzione».