La Commissione del Parlamento Europeo sulla sicurezza alimentare ha ribadito il proprio sostegno all’introduzione dell’indicazione obbligatoria in etichetta del Paese d’origine della carne e latte. La votazione ha avuto un esito molto chiaro: 44 voti a 18 in favore di una risoluzione, per altro non vincolante, che era firmata da parlamentari di vari Paesi, tra i quali gli italiani Piernicola Pedicini (EFDD) e Matteo Salvini (ENF).
L’obiettivo dichiarato è quello di mantenere la fiducia dei consumatori nei prodotti alimentari, rendendo la catena di approvvigionamento alimentare più trasparente. In tal senso, viene ribadita la posizione del Parlamento a favore di un’etichettatura obbligatoria del paese d’origine o il luogo di provenienza delle carni in alimenti trasformati. I deputati aggiungono che tale etichettatura dovrebbe essere resa obbligatoria per la carne diversa da quella bovina, suina, ovina e caprina e pollame, latte e latte utilizzato come ingrediente di prodotti lattiero-caseari, per i prodotti alimentari non trasformati, prodotti di un unico ingrediente e per ingredienti che compongono più del 50% di un alimento. I deputati sottolineano che “l’indicazione obbligatoria dell’origine del latte, venduto come tale o utilizzato come ingrediente in prodotti lattiero-caseari, è una misura utile per proteggere la qualità dei prodotti lattiero-caseari, combattere le frodi alimentari e proteggere l’occupazione in un settore che sta attraversando una grave crisi”. La proposta verrà ora messa all’attenzione dell’assemblea plenaria di Strasburgo agli inizi di aprile o nella seduta di maggio.