In concomitanza con la stagione turistica, anche le etichette sembrano volersi concedere qualche ‘trasgressione’ e tutto il prodotto nazionale si veste da DOC. Non è d’accordo (fortunatamente) il Nucleo Antifrodi Carabinieri di Parma che nei giorni scorsi ha proceduto a controlli e verifiche nel comparto agro-alimentare riscontrando diverse irregolarità, proprio per quel che riguarda le produzioni DOP/IGP nell’Italia settentrionale.

In provincia di Parma e nel Cremasco sono state sequestrate 4.800 confezioni di formaggio grattugiato in quanto recavano in etichetta una dizione falsamente evocativa della DOP Parmigiano Reggiano. Durante i controlli sono state sequestrate decine di migliaia di etichette pronte per essere utilizzate e migliaia di confezioni già etichettate e pronte per il commercio. I prodotti erano destinati anche a paesi esteri.

In provincia di Milano presso un laboratorio alimentare sono state contestate sanzioni amministrative per 11.000 euro per etichettatura non conforme. In questo caso, le paste alimentari destinate alla produzione di tortelli indicavano impropriamente ed in maniera evocativa la DOP. In provincia di Cuneo è stato denunciato il titolare di un’industria di preparazione di paste ripiene, per aver venduto pasta fresca di qualità diversa a quella dichiarata e menzionata in etichetta e nelle fatture di vendita la presenza di prodotti alimentari a denominazione di origine in realtà non presenti. Il Nac ha quindi accertato che la ditta da inizio anno ha posto in commercio circa 75.000 euro di prodotti traendo in inganno gli ignari acquirenti e che le vendite avvenivano anche all’estero, in particolare in Francia e Germania. Nel contempo sono state contestate sanzioni amministrative per 26.000 euro.

I Nuclei Antifrodi ricordano agli operatori che l’indicazione in etichetta od il riferimento ad una Indicazione Geografica o Denominazione di Origine Protette nei prodotti elaborati e o trasformati deve essere preventivamente autorizzata dal relativo Consorzio di tutela. L’autorizzazione del Consorzio è infatti subordinata ad una serie di controlli sulle linee di produzione che offrono maggiori garanzie per scongiurare ogni ipotesi di frode ai danni dei consumatori.