Nell’ambito della collaborazione tra la Direzione Generale per la Lotta alla Contraffazione del Ministero dello Sviluppo Economico e le 8 associazioni dei consumatori (ACU – Associazione Consumatori Utenti; ADICONSUM, ADOC, ASSOUTENTI, CODICI, FEDERCONSUMATORI, MOVIMENTO CONSUMATORI; MOVIMENTO DIFESA DEL CITTADINO) è stata realizzata un’indagine su un campione di 4000 consumatori rappresentativo del territorio nazionale.

Ad essere analizzata la percezione del fenomeno della contraffazione da parte dei consumatori. Il 90% degli intervistati (con punte del 93% nel Nord Est) dichiara di essere a conoscenza del rischio di sanzioni amministrative derivanti dall’acquisto di prodotti contraffatti, tuttavia l’elemento “prezzo” gioca un ruolo fondamentale nella motivazione di acquisto, per cui afferma di essere disposto a correre rischi sia pecuniari che di salute pur di ottenere un effettivo risparmio economico.

Ma anche andando oltre lo stesso fattore prezzo, la larga maggioranza degli intervistati dichiara di non riscontrare difetti di qualità nei prodotti falsi anche se paragonati a quelli originali.

Inoltre il 72,9% degli intervistati “non si sente in colpa nei confronti del fisco, né nel contribuire ad alimentare gli interessi della criminalità organizzata, né per il danno economico arrecato al Paese”, badando dunque ad un aspetto puramente di convenienza personale. Sorprendentemente, chi dichiara di aver acquistato merce contraffatta, esprime soddisfazione rispetto ai prodotti acquistati e intende anche in futuro ricorrere a questi prodotti per i propri acquisti.

Nell’ambito di possibili interventi per arginare il fenomeno, da parte del campione, emerge la richiesta di inserire nel mercato linee di prodotti originali a prezzi più accessibili (91,5%). Alta anche la percentuale di quanti si dicono favorevoli alla comminazione di sanzioni per i venditori di prodotti contraffatti (79,6%), ma assai più bassa è la percentuale di chi vuole punire i consumatori:  solo il 50%!