«I dati in Europa e nel mondo ci consegnano un mercato del vino che fa ben sperare». Lo dice Ruenza Santandrea, coordinatrice del settore vitivinicolo dell’Alleanza delle Cooperative Italiane, che prosegue: «La produzione più bassa degli ultimi 20 anni nel mondo fa sì che le quotazioni del vino stiano risalendo. A questo va aggiunta una robusta riduzione, pari al -8%, degli stock di vino e mosto detenuto dalle cantine spagnole ed ecco che si fanno positive le notizie per i nostri soci viticoltori».
Secondo le elaborazioni delle “Cooperativas agro-alimentarias de Espana”, sulla base dei dati del Ministero iberico dell’agricoltura, le giacenze si sono ridotte da 34,2 a 31,15 milioni di ettolitri. Una congiuntura che, secondo Santandrea: «Sta portando benefici sui listini internazionali, dove i prezzi degli scambi, compresa l’Italia, si stanno già muovendo verso l’alto. Se a questo aggiungiamo le notizie che ci arrivano in questi giorni dalla Francia, dove i prezzi dovrebbero registrare una certa stabilità grazie alle giacenze che in gran parte compensano il calo produttivo, ci aspettiamo un mercato in ripresa, con valori italiani e spagnoli che dovrebbero via via ridurre lo storico gap che ci separa dai prezzi francesi». Secondo l’Organizzazione internazionale della vigna e del vino (Oiv), la produzione vinicola mondiale arretra di 15 milioni di ettolitri rispetto allo scorso anno, segnando un -5,4%. Nell’Ue a 28 l’annata dovrebbe chiudersi con circa 165 milioni di ettolitri prodotti, in calo del -4,3%.