Facendo fede al suo ‘sustainability report’, il 57% dei materiali utilizzati nel 2018 da H&M proviene da tessuti riciclati o da fonti sostenibili con una crescita del +35% in un anno. L’utilizzo di cotone biologico è del 95%, vicinissimo al goal dell’azienda di raggiungere il 100% entro il prossimo anno.
«I materiali riciclati – spiega Cecilia Brännsten, Environmental Sustainability Manager H&M Groupsono doppiamente vantaggiosi: impediscono che i materiali di scarto finiscano in discarica e riducono il consumo di materie prime. Tuttavia per molti tessuti non esistono o non sono ancora disponibili su larga scala soluzioni di riciclo praticabili. Stiamo quindi collaborando con scienziati e innovatori per affrontare questo cambiamento e allo stesso tempo stiamo lavorando per aumentare rapidamente l’utilizzo di altri materiali sostenibili». Inoltre, per aumentare la trasparenza, nel mese di aprile sul sito hm.com i clienti potranno sapere in quale fabbrica sono stati prodotti i loro capi preferiti di H&M ed H&M Home, oltre ad avere ulteriori informazioni sulla composizione dei materiali e soluzioni utili per il riutilizzo e il riciclo dei prodotti consumati.

Il gruppo persegue un obiettivo complessivo di sostenibilità e di equità nei rapporti di lavoro

Nel 2018 il Gruppo H&M ha ridotto di un ulteriore 11% le emissioni di anidride carbonica prodotte dalle proprie attività e ha fissato l’obiettivo di riduzione delle emissioni di gas serra del 40% entro il 2030. Inoltre, il Gruppo ha deciso di utilizzare packaging 100% riciclati o sostenibili entro il 2030 e, in accordo con Wwf, ha sviluppato un nuovo piano d’azione per l’utilizzo di acqua che prevede ridurne il consumo in produzione del 25% e il riutilizzo del 15% delle acque reflue nei processi produttivi entro il 2022.
Infine, per garantire salari equi, l’azienda sta analizzando il lavoro portato avanti nei primi cinque anni con il programma ‘Fair Living Wage’ e 22 marchi e IndustriAll, il sindacato globale che rappresenta i lavoratori tessili, si sono riuniti nella piattaforma di collaborazione ‘Act’ per trasformare l’industria tessile.