L’obiettivo è quello di mettere un freno al continuo rincaro delle assicurazioni auto e per farlo il Parlamento ha in cantiere una legge contro le frodi. La Commissione Finanze della Camera ha infatti adottato un testo base che prevede un’agenzia antifrodi e sanzioni più severe per i periti che stimano falsamente i danni di un incidente. Soprattutto gli automobilisti si ritroveranno come effetto più visibile della nuova normativa un contrassegno assicurativo non più cartaceo, che facilmente può essere contraffatto, bensì un più sicuro e utile contrassegno elettronico.

Quello delle truffe alle assicurazioni è uno dei parametri che più influisce nelle diversità tra Nord e Sud al momento del rinnovo della polizza rc auto, con le città meridionali più care anche del 300% rispetto a quelle settentrionali. Secondo le compagnie, in Italia solo il 3% dei sinistri è falso, ma in alcune regioni del Sud come Campania e Puglia la percentuale sale sopra il 10%, con alcune provincie che riescono ad arrivare fino al 16-17%.

L’agenzia antifrodi potrà contare su un sistema informatico che integra le informazioni provenienti da diverse fonti: società di assicurazione, Aci, banca dati dei sinistri, pubblico registro automobilistico, anagrafe dei guidatori e altro ancora. Il sistema prevede la raccolta di informazioni e la creazione di un meccanismo di allerta che metta in evidenza i rischi di frode quando questi sono rilevati dai dati storici.

Per contrastare il fenomeno della contraffazione dei contrassegni è invece prevista la loro progressiva dematerializzazione. Al posto dei tagliandi verranno utilizzati (o integrati) sistemi elettronici e telematici collegati alle banche dati: il passaggio dalla carta al digitale dovrà avvenire entro due anni dall’approvazione della legge. Altre norme prevedono o aumentano le sanzioni per chi danneggia o falsifica le informazioni della banca dati e anche per i periti che stimano falsamente i danni in seguito a un incidente.