Non arrivavano dalla Cina le false “Hogan” sequestrate all’interno di una nota attività commerciale nel centro storico di Frascati che proponeva agli incauti acquirenti calzature del tutto simili a quelle realizzate dalla maison anconetana, compresa la caratteristica “H”. Ricostruendone la complessa filiera di produzione, distribuzione e commercializzazione delle scarpe contraffatte i militari della Guardia di Finanza del Gruppo di Frascati hanno individuato e sequestrato una intera fabbrica riconvertita alla produzione di scarpe contraffatte.

L’opificio era situato nel casertano ed era attrezzato con macchinari di altissima qualità e di tutte le tecnologie necessarie a confezionare un prodotto falso, anche se comunque di pregio. All’atto della perquisizione, infatti, i militari hanno rinvenuto, oltre ai cliché utili alla pressofusione dei marchi, un apparato industriale perfettamente in linea con gli standard produttivi di una moderna azienda. Duemila prodotti, copie fedeli dell’ultima collezione, erano, infatti, già pronti per essere immessi proprio sul mercato romano. Il titolare, unitamente ai cinque principali distributori, è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Velletri.

A fare scalpore in questa operazione, che si inquadra nell’ambito del piano di intensificazione dei servizi di contrasto all’abusivismo commerciale disposti dal Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Roma, è la conferma che l’attacco al Made in Italy non arriva solo dall’estero, ma che anche imprenditori sleali dediti al falso, magari di qualità, sono anche all’interno del nostro Paese.