Mancata corrispondenza del prodotto a quanto riportato sull’etichetta; pericolo per la salute legata a componenti troppo fragili o materiali scadenti; contraffazione. Sono seimila i prodotti tolti dal mercato perché non conformi. Non è azione da poco quella svolta dal primo gennaio ad oggi dalla Camera di Commercio di Venezia attraverso gli ispettori dell’unità operativa Vigilanza sui Prodotti. In meno di dieci mesi sono state messe sotto la lente quattro tipologie di prodotti (prodotti tessili, elettrici, occhiali da sole e e prodotti di bigiotteria, giocattoli) controllando 20 punti vendita e analizzando 130 prodotti. I più pericolosi si sono mostrati proprio i giocattoli: parti che si staccavano, plastiche scadenti, rilascio di piombo.

I dati sono stati resi noti in occasione della sottoscrizione di un protocollo d’intesa tra la Camera di Commercio e il Politecnico Calzaturiero che fa capo all’ACRIB, l’associazione dei Calzaturifici della Riviera del Brenta. L’obiettivo è mettere sotto la lente d’ingrandimento le scarpe per la prima infanzia e garantire la qualità dei materiali utilizzati oltre che la sicurezza della fattura complessiva. Saranno le dieci marche più famose e diffuse ad essere sezionate e valutate. Entro fine anno una risposta al di sopra delle parti, che rappresenterà una bella garanzia per i consumatori e per i piccoli utilizzatori. La produzione avviene, lo sanno tutti, per il 90% oltre i nostri confini, ma la rispondenza ai parametri qualitativi del nostro Paese è un tema rispetto al quale, come ha sottolineato il vicepresidente Giuseppe Molin, “la Camera di Commercio  non intende rinunciare, a tutela dei consumatori e dei nostri associati”.