Una operazione a tutela del Made in Italy, coordinata dal Gruppo della Guardia di Finanza di Olbia, ha portato al sequestro di migliaia di capi d’abbigliamento con false etichette relative alla composizione ed all’origine dei prodotti in 36 attività commerciali operanti nel settore dell’import-export di capi d’abbigliamento nelle provincie di Sassari, Cagliari, Roma, Napoli, Padova e Prato.
Tutto ha avuto origine dalla scoperta lo scorso novembre, in numerose attività commerciali galluresi gestite da cittadini di origine extracomunitaria, di capi di abbigliamento con etichette non corrispondenti alla realtà.

I capi non pericolosi saranno donati agli enti benefici

Le analisi di laboratorio effettuate dal Laboratorio BuzziLab di Prato hanno infatti dimostrato che i capi di abbigliamento posti in vendita in numerosi negozi della Sardegna nord-orientale, erano confezionati con filati diversi e non di pregio rispetto a quelli indicati in etichetta. Ricostruite, grazie all’analisi dei documenti contabili, le filiere di approvvigionamento dei capi illeciti gli investigatori sono giunti all’identificazione delle 36 attività commerciali operanti oltre che in Sardegna, anche in tutta la penisola.
L’operazione, denominata “Teseo”, ha portato complessivamente al sequestro di 50.000 capi d’abbigliamento, numerose etichette mendaci ed alcuni macchinari industriali utilizzati per la frode ed alla denuncia di 54 persone responsabili per il reato di frode in commercio. I capi d’abbigliamento sequestrati, dopo le analisi per scongiurarne la pericolosità per la salute, non saranno distrutti ma destinati a enti caritatevoli per le esigenze di numerose famiglie indigenti.