“Beviamoci sociali: il vino all’epoca dei social network”: questo lo stimolante titolo del seminario promosso dal Consorzio tutela vini dell’Oltrepo Pavese e l’Università Iulm, nel corso della recente l’undicesima edizione di “Golosaria”, a Milano. «I Millennials o Generazione Y – hanno spiegato i docenti universitari Errico Cecchetti e Vincenzo Russo – rappresentano l’ultima generazione nata nel Ventesimo secolo, che non solo nel consumo di vino hanno sorpassato i genitori, ma che spendono addirittura di più, sviluppando una cultura del vino molto più approfondita delle generazioni precedenti. A guidare questa nuova rivoluzione poi sono le donne».
«La nostra sfida – ha replicato immediatamente il direttore del Consorzio, Emanuele Bottiroli – è proprio quella di riposizionare le migliori produzioni vitivinicole dell’Oltrepo Pavese agli occhi dei giovani e non solo, avvalendosi di nuove professionalità. Per farlo abbiamo bisogno di rafforzare i rapporti e le pubbliche relazioni con ristoratori, enotecari e opinion leader. Basta sentirsi incompresi, bisogna raccontarsi e mettersi in discussione quando serve». «Ci siamo dati un metodo nuovo – ha aggiunto il presidente del Consorzio dell’Oltrepo Pavese, Michele Rossetti – perché la pubblicità non serve a nulla senza prima aver capito, con l’aiuto degli esperti di marketing, degli opinion leader e degli esperti della ristorazione quali sono le scelte stilistiche che premiano, in Italia e nel mondo, e che devono diventare l’identità delle nostre produzioni».