Le norme europee relative al copyright nel mondo virtuale di internet? Una triste vicenda legal-politica, fallita nel confronto tra necessità e impossibilità. Da un lato cioè la giusta e necessaria tutela del diritto d’autore e dall’altra l’ingovernabilità della rete mondiale che ha fatto dell’assoluta mancanza di regole la sua bandiera. È preoccupante la manifesta incapacità degli organismi internazionali di governare fenomeni di illegalità su scala planetaria.
Internet ha acquisito una presenza assolutamente capillare in tutto il mondo occidentale; lo sviluppo dei paesi emergenti è strettamente legato al crescere della rete; le aree più povere del pianeta possono emanciparsi grazie ad internet. E tutto questo è senza controlli, regole, legalità. Sia chiaro, internet è solo uno dei casi di ingovernabilità nel mondo che stiamo vivendo: pensate, ad esempio, a tutto il pianeta grigio chiamato ‘finanza’.
Se anche non vi abbiamo tediato seguendo passo passo lo sterile dibattito europeo sulla ‘proprietà intellettuale’ in internet, ciò non significa – lo ribadiamo – che il copyright non sia qualcosa di tangibile, che si traduce in tangibili oggetti e prodotti. L’Italia (dalle scarpe all’occhialeria, dal design alla tecnologia) ha proprio nella creatività e nell’inventiva la sua vera ‘miniera’ e deve tutelarla pretendendo che la lotta alla contraffazione non si faccia solo alle dogane, ma prima e soprattutto all’origine della legislazione mondiale. Facendo rispettare la libertà di creare il nuovo e il bello.

Mario Ongaro