Nel suo libro “Il danno”, la scrittrice irlandese Josephine Hart sentenzia che “chi ha subito un danno è pericoloso, perché sa che può sopravvivere”. Il 2016 che ci lasciamo alle spalle di ‘danni’ ne ha provocati tanti: dagli attentati in Francia ed in Germania al terremoto in Centro Italia, dalla tragedia degli oltre 5.000 migranti morti tentando di attraversare il mediterraneo al sangue versato in medioriente.

Un “Annus horribilis”, per citare un altro libro in questo caso di Giorgio Bocca, che dal mondo della musica popolare si è portato via icone quali David Bowie, Prince, Leonard Cohen, Keith Emerson e Greg Lake fino alla scomparsa, nel giorno di Natale, di George Michael. L’Italia ne è uscita depauperata nella sua cultura, con l’addio a due grandissimi quali Umberto Eco e Dario Fo, nella sua scienza, per la scomparsa di Umberto Veronesi, nello spettacolo con il sipario calato su Giorgio Albertazzi.

In questo angoscioso panorama, tre eventi avrebbero dovuto sconvolgere l’anno appena trascorso e non l’anno fatto. La Brexit doveva provocare un tracollo delle Borse e dell’intera Europa e, almeno per ora, non ha provocato alcun cataclisma. Non c’è stato nemmeno il crollo della finanza internazionale per la vittoria di Donald Trump alle presidenziali americane. Nella nostra penisola, la catastrofe doveva verificarsi con il Referendum costituzionale, tanto da convincere leader mondiali a schierarsi a fianco di Renzi, ed invece la grande maggioranza degli elettori ha votato NO e oggi si ritrova con un Governo che se non è proprio uguale a quello di prima, molto ci assomiglia.

Siamo ‘sopravvissuti’ e così guardiamo all’anno nuovo. Sapendo che possiamo farcela, malgrado tutto. Non sarà molto, ma la nostra forza sta proprio nella convinzione che il prossimo sarà migliore del precedente, ‘deve’ esserlo. Dalla Redazione di Garantitaly un sincero e consapevole augurio per un 2017 nel quale tutti noi si sappia dare il meglio per far crescere la qualità della nostra vita.