Non abbiamo mai utilizzato questo spazio per annunciare eventi, convegno o altre iniziative. Se lo facciamo questa volta è per sottolineare un ‘matrimonio’ (o ‘unione civile’ che sia) che proprio a Venezia viene celebrata. È la coniugazione tra il tradizionale mondo dell’agricoltura e le punte più avanzate della ricerca, dell’innovazione che nasce dall’invenzione e dalla vivacità del mondo degli inventori. L’antica città lagunare, infatti, ospita nella sua porta verso la terraferma, dal 13 al 16 ottobre nel PalaExpoVenice, la prima edizione di “D-nest International Inventors Exhibition”.

Oltre all’esposizione di proposte e progetti che guardano ad un futuro nel quale la condivisione e il fare rete sono il fondamento dell’innovazione, l’appuntamento si concentra su di una serie di convegni ed incontri tra i quali figura quello promosso dall’Università di Bologna, venerdì 14 alle ore 9.30 nella Sala Leonardo, dal titolo “Smart Agricolture for a sustainable World” (programma completo sul sito http://www.dnest-inventors.eu/). Una occasione, alla quale contribuiscono esperti provenienti da universittà internazionali, per riflettere sulle prospettive di breve e lungo periodo dell’agricoltura del futuro: dal recupero dei capannoni industriali dismessi da trasformare in grandi serre, alla coltivazione di ‘orti urbani’ sui tetti o sulle grandi pareti verticali delle nostre metropoli.

Temi che più volte abbiamo descritto in queste pagine e che troveranno un nuovo approccio culturale in una città storica quale è Venezia, scelta da “D-nest International Inventors Exhibition” come esempio di ‘città inventata’, creata dall’azione secolare dell’uomo sull’acqua. Città modernissima in quanto vero ‘cuore’ di un Veneto nel quale si sta sperimentando, con gradualità e quasi silenziosamente, un vero e proprio ‘parco agroapaesaggistico’ metropolitano. Di per sé una invenzione che è già innovazione.